2002
Stampa ai sali d'argento
Carta politenata
30 x 50 cm
copia unica
Collezione privata
2002
Stampa ai sali d'argento
Carta politenata
100 x 70 cm
copia unica
2002
Stampa ai sali d'argento
Carta politenata
50 x 100 cm
copia unica
2002
Stampa ai sali d'argento
Carta politenata
50 x 80 cm
copia unica
2002
Stampa ai sali d'argento
Carta politenata
75 x 65 cm
copia unica
2004
Stampa ai sali d'argento
Carta baritata
35 x 55 cm
copia unica
2002
Stampa ai sali d'argent
Carta politenata
40 x 100 cm
copia unica
2002
Stampa ai sali d'argento
Carta baritata
112 x 25 cm
copia unica
2002
Stampa ai sali d'argento
Carta politenata
82 x 65 cm
copia unica
2002
Stampa ai sali d'argento
Carta politenata
115 x 20 cm
copia unica
2002
Stampa ai sali d'argento
Carta politenata
30 x 60 cm
copia unica
2002
Stampa ai sali d'argento
Carta politenata
35 x 70 cm
copia unica
2002
Stampa ai sali d'argento
Carta baritata
100 x 100 cm
copia unica
2006
Stampa ai sali d'argento
Carta baritata
100 x 150 cm
copia unica
Intemporanea, 2010
Museo Santa Giulia, Brescia
2010
Stampa ai sali d'argento
Carta politenata
135 x 180 cm
copia unica
Come nei grandi imperi del passato, i confini della personalità sono incerti ed indefiniti. I ritratti ne sono da sempre, un tentativo di esplorazione che, attraverso l'orografia delle rughe, o la misura della vastità di zigomi e nasi, ci desse conoscenza di un mondo per costituirne le geografia. L'impossibilità di aver catalogo dei volti e delle esporessioni, ha spinto viaggiatori della visione tecnica in avventurose imprese, che potessero rimediare al vacuo tentativo di bidimensionalizzare la realtà tridimensionale che ci si pone dinanzi ogni volta che guardiamo una persona. Ogni tentativo di ricostruire in piano una prospettiva, ci porta ci porta ad una rinuncia della parte nascosta: il dietro, la parte oscura. La ricerca di fedeltà estetica castra la conoscenza dei confini esatti e ci riduce ad una visione parziale, forse per questo affascinante. La soluzione che queste fotografie ci propongono è il planisfero. Abbiamo così l'esatto estendersi dei confini di quell'antico impero che è il volto umano, possiamo osservarne a colpo d'occhio tutta la superficie e, volendo, tracciare rotte e misurarne distanze, anche se poi, inevitabilmente, come in tutti i planisferi, due punti particolari, vicinissimi sull'equatore, risulteranno i più lontani alla nostra vista, obbligandoci ad un estenuante viaggio per poterne ricomporre la visione, rinnovando l'inquietante mistero dell'immagine fotografica e del ritratto.